mercoledì 2 dicembre 2009

ARTICOLO SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Molte persone con ridotte capacità motorie, visive o uditive, si trovano, purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati, poichè uno scalino o la larghezza di una porta o il bagno inadeguato sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale.
L'eliminazione delle barriere architettoniche è un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione.Con la legge n. 13 del 1989, sono state introdotte tre condizioni, che dovrebbero essere rispettate per qualsiasi edificio residenziale pubblico e privato:
l’accessibilità; l’adattabilità, la visitabilità.
Invece, nelle nostre città italiane, per mancanza di leggi che estendano l'applicazione della suddetta norma a tutti gli edifici aperti al pubblico e alle aree pubbliche stanziali e di pubblico transito, sono ancora presenti tante barriere architettoniche.
E’ scandaloso, però, che a violare le leggi e i diritti dei disabili sono proprio gli impedimenti esistenti presso i Tribunali e gli Uffici dei Giudici di Pace.
Alcuni Tribunali, per esempio, andrebbero chiusi immediatamente e i responsabili rimossi dall’incarico.
Essi, uguali a tanti altri Uffici Giudiziari Italiani:
impediscono l’accesso ai disabili, sia quando sono parti nel processo, sia quando sono testimoni;
sono inadatti all’attesa dei disabili durante le tante ore delle udienze;
sono mancanti di qualsivoglia servizio igienico, sia per i disabili sia per i non disabili.
Identica cosa è per gli Uffici Comunali di tanti paesi e città d’Italia.
Naturalmente, i disabili, come altre categorie deboli, non hanno rappresentanti politici e sindacali che li tutelano, quindi, anche loro, devono subire e tacere.
Per questi motivi abbiamo promosso una campagna contro le barriere architettoniche presso tutte le strutture pubbliche e private, siano essi di stanziamento o di transito.
Presidente Dr Antonio Giangrande ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE
www.ingiustizia.info

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