giovedì 5 aprile 2012

LETTERA APERTA AL DIRETTORE: CENSURA GIUDIZIARIA.

LETTERA APERTA AL DIRETTORE: CENSURA GIUDIZIARIA.

E’ possibile esercitare il diritto di cronaca, oltretutto riportando esclusivamente gli articoli dei maggiori quotidiani nazionali, quando l’oggetto riguarda l’operato dei magistrati?

Già da Brindisi hanno oscurato un sito web contenente centinaia di pagine, sol perché si riportava un articolo de “Il Corriere della Sera” sul caso del giudice Forleo e il presunto complotto della Procura di Brindisi.

Già a Potenza si è aperto un procedimento penale per aver riportato sul sito web un articolo del “La Gazzetta del Sud Africa” sugli insabbiamenti a Taranto.

In un’inchiesta sui magistrati di Trani e Matera sulle pagine dei siti web istituzionali dell’Associazione Contro Tutte le Mafie si sono riportati i seguenti articoli:

Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Scontro tra magistrati per un caso di molestie si finisce a carte bollate;

Da “La Repubblica”, Trani, lite fra giudici gup trasferita dal Csm;

Da “Il Giornale”, Insulti e gossip a luci rosse: a Trani le toghe fanno a botte; Botte da orbi tra magistrati dietro la guerra contro il Cav; Botte e minacce tra giudici dietro la guerra contro il Cav; La gip e quei rapporti "particolari" al Csm.

Si è omesso di citare il nome della protagonista, appuntando le iniziali.

Eppure la signora in questione ha minacciato di adire le vie legali nel caso in cui io non adempia alla sua diffida: ossia, eliminare gli articoli in questione dalle pagine riferenti Matera e Trani. Diffida rivolta al sottoscritto e non agli autori degli articoli ed alle testate di riferimento.

Debbo pensare che sia un tentativo di intimidazione per tacitarmi?

In Italia è impedito il libero esercizio di esprimere la propria critica, ma è inibito altresì, riportare l’opinione altrui?

Dr Antonio Giangrande

Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia

www.controtuttelemafie.it e www.telewebitalia.eu

099.9708396 – 328.9163996

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