lunedì 22 febbraio 2010

PERCHE’ I DIVERSI SONO EMARGINATI E PERSEGUITATI ??

1 web tv nazionale fatta da centinaia di web tv locali con servizio gratuito di pubblicazione dei filmati per gli aderenti, in cui ogni paese o città si presenta al mondo per incentivare sviluppo economico e sociale per battere l’illegalità: eventi rappresentativi, attività di enti pubblici ed associazioni, aziende, video denunce;
5 siti web associativi, con centinaia di contatti al giorno, in cui si riportano, in modo analitico ed imparziale, per argomento e per territorio, le illegalità impunite e sottaciute, affinché non si ignori o non si dimentichi;
5 siti blog di agenzie stampa a cui accedono centinaia di giornalisti per i loro articoli;
2 social network, in cui è inibita la partecipazione a chiunque usi lo strumento a fini di propaganda politica o diffamatoria;
1 libro denuncia di inchiesta sociologica, sunto dei siti web, richiesto da tante biblioteche comunali e scolastiche.
Tutto ciò non basta per avere visibilità, notorietà e sostegno.
Oscurati dai media, pur essendo un sodalizio nazionale, perché non faziosi e non asserviti alla magistratura ed a questa politica di destra, di centro, di sinistra. Per i giornalisti è meglio il gossip o la faziosità, ovvero leggere le veline giudiziarie e dare la parola ai soliti “parrucconi”.
Ridotti alla fame e all’emarginazione. Decine di processi pretestuosi e ritorsivi a carico per reati di diffamazione a mezzo stampa, sol perché si riporta quanto pubblicato da altre fonti note e credibili. Per il potere devi subire e devi tacere.
Penso di fare la mia parte per cambiare la nostra Italia, ma l’Italia, si lamenta, ma non vuol essere cambiata.
Per questo ci ritroviamo da soli a portare avanti una battaglia di civiltà.
Oggi, impotenti, elemosinando visibilità e solidarietà dalle vittime del sistema, possiamo solo riportare ai posteri una realtà ed una verità che non devono essere dimenticate.
Comunque, noi siamo orgogliosi di essere diversi in una omologazione imperante, dove ognuno è clone di un modello istituzionale destinato all’estinzione.
L’Italia è un caos organizzato, dove la giustizia, si prevede, sia amministrata solo in nome del popolo, ma si omette di legiferare, affinché essa sia amministrata anche per conto ed interesse dei cittadini.
L'Italia dove mai nulla cambia e, semmai succedesse, cambia solo in peggio.
Gli anormali non siamo noi, ma lo è chi accetta tutto ciò, con codardia tacendo.

Grazie dell’attenzione.
Presidente Dr Antonio Giangrande, Associazione Contro Tutte le Mafie
www.telewebitalia.eu

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