EDITORIALE
IN VERSI SULLA SITUAZIONE POLITICO ECONOMICA ITALIANA
Additare i difetti altrui è cosa che
tutti sanno fare, più improbabile è indicare e correggere i propri.
Non abbiamo bisogno di eroi, né,
tantomeno, di mistificatori con la tonaca (toga e divisa). L’abito non fa il
monaco. La legalità non va promossa solo nella forma, ma va coltivata anche
nella sostanza. E’ sbagliato ergersi senza meriti dalla parte dei giusti.
Se scrivi e dici la verità con il
coraggio che gli altri non hanno, il risultato non sarà il loro rinsavimento ma
l’essere tu additato come pazzo. Ti scontri sempre con la permalosità di
magistrati e giornalisti e la sornionità degli avvocati avvezzi solo ai loro
interessi. Categorie di saccenti che non ammettono critiche. Se scrivi e sei
del centro-nord Italia, i conterranei diranno: che bel libro, bravo, è uno di
noi. Se scrivi e sei del centro-sud Italia i conterranei diranno: quel libro
l’avrei scritto anch’io, anzi meglio, ma sono solo cazzate.
UNA
BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande)
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Tra i nostri avi abbiamo
condottieri, poeti, santi, navigatori,
oggi per gli altri siamo solo una
massa di ladri e di truffatori.
Hanno ragione, è colpa dei
contemporanei e dei loro governanti,
incapaci, incompetenti, mediocri e
pure tanto arroganti.
Li si vota non perché sono o sanno,
ma solo perché questi danno,
per ciò ci governa chi causa sempre
e solo tanto malanno.
Noi lì a lamentarci sempre e ad
imprecare,
ma poi siamo lì ogni volta gli
stessi a rivotare.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Codardia e collusione sono le vere
ragioni,
invece siamo lì a differenziarci
tra le regioni.
A litigare sempre tra terroni, po’
lentoni e barbari padani,
ma le invasioni barbariche non sono
di tempi lontani?
Vili a guardare la pagliuzza altrui
e non la trave nei propri occhi,
a lottar contro i più deboli e non
contro i potenti che fanno pastrocchi.
Italiopoli, noi abbiamo tanto da
vergognarci e non abbiamo più niente,
glissiamo, censuriamo, omertiamo e
da quell’orecchio non ci si sente.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace tanto.
Simulano la lotta a quella che
chiamano mafia per diceria,
ma le vere mafie sono le lobbies,
le caste e la massoneria.
Nei tribunali vince il più forte e
non chi ha la ragione dimostrata,
così come abbiamo l’usura e i
fallimenti truccati in una giustizia prostrata.
La polizia a picchiare, gli
innocenti in anguste carceri ed i criminali fuori in libertà,
che razza di giustizia è questa se
non solo pura viltà.
Abbiamo concorsi pubblici truccati
dai legulei con tanta malizia,
così come abbiamo abusi sui più
deboli e molta ingiustizia.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Abbiamo l’insicurezza per le strade
e la corruzione e l’incompetenza tra le istituzioni
e gli sprechi per accontentare
tutti quelli che si vendono alle elezioni.
La costosa Pubblica Amministrazione
è una palla ai piedi,
che produce solo disservizi anche
se non ci credi.
Nonostante siamo alla fame e non
abbiamo più niente,
c’è il fisco e l’erario che ci spreme e
sull’evasione mente.
Abbiamo la cultura e l’istruzione
in mano ai baroni con i loro figli negli ospedali,
e poi ci ritroviamo ad essere
vittime di malasanità, ma solo se senza natali.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Siamo senza lavoro e senza prospettive
di futuro,
e le Raccomandazioni ci rendono
ogni tentativo duro.
Clientelismi, favoritismi,
nepotismi, familismi osteggiano capacità,
ma la nostra classe dirigente è lì
tutta intera da buttà.
Abbiamo anche lo sport che è tutto
truccato,
non solo, ma spesso si scopre pure
dopato.
E’ tutto truccato fin anche
l’ambiente, gli animali e le risorse agro alimentari
ed i media e
la stampa che fanno? Censurano o pubblicizzano solo i marchettari.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Gli ordini professionali di
istituzione fascista ad imperare e l’accesso a limitare,
con la nuova Costituzione
catto-comunista la loro abolizione si sta da decenni a divagare.
Ce lo chiede l’Europa e tutti i
giovani per poter lavorare,
ma le caste e le lobbies in
Parlamento sono lì per sé ed i loro
figli a legiferare.
Questa è l’Italia che c’è, ma non
la voglio, e con cipiglio,
eppure tutti si lamentano senza
batter ciglio.
Che cazzo di Italia è questa con
tanta pazienza,
non è la figlia del rinascimento,
del risorgimento, della resistenza!!!
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Questa è un’Italia figlia di spot e
di soap opera da vedere in una stanza,
un’Italia che produce veline e
merita di languire senza speranza.
Un’Italia governata da vetusti e
scaltri alchimisti
e raccontata sui giornali e nei tg
da veri illusionisti.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma se tanti fossero cazzuti come
me, mi piacerebbe tanto.
Non ad usar spranghe ed a chi
governa romper la testa,
ma nelle urne con la matita a
rovinargli la festa.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Rivoglio l’Italia all’avanguardia
con condottieri, santi, poeti e navigatori,
voglio un’Italia governata da
liberi, veri ed emancipati sapienti dottori.
Che si possa gridare al mondo: sono
un italiano e me ne vanto!!
Ed agli altri dire: per arrivare a
noi c’è da pedalare, ma pedalare tanto!!
Antonio
Giangrande (scritta l’11 agosto 2012)
Dr
Antonio Giangrande
Presidente
dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia
099.9708396
– 328.9163996
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