“Azione
Liberale”. Nato un coordinamento politico tra associazioni apartitiche. Con
questa politica la misura è colma.
Sono
il dr Antonio Giangrande, presidente nazionale della “Associazione Contro Tutte
le Mafie” riconosciuta dal Ministero degli Interni. Nata come sodalizio nazionale
antimafia ed antiusura al di fuori dell’influenza della sinistra e del
coordinamento di “Libera” e poi sviluppata come gruppo con interessi pluritematici.
Questo, tenuto conto della restaurazione dello status quo e la correlazione tra
criminalità e gruppi di potere istituzionali, economici e mediatici.
L’associazione collabora con tante altre associazioni tematiche e territoriali.
Ciò per conoscere meglio i problemi e proporre le soluzioni. Da questa
competenza fattuale sono nati i saggi d’inchiesta. L’associazione ha i suoi
siti web di denuncia ed ha una televisione web nazionale di promozione del
territorio. Ha contatti con oltre 2000 redazioni giornalistiche in tutta Italia
che pubblicano i suoi articoli. L’associazione per l’attuazione delle finalità
statutarie ha sentito l’esigenza di formare un movimento politico nazionale,
apartitico, chiamato “Azione Liberale”. La persistente vecchia classe politica dirigente
non può essere smantellata da un gruppo disomogeneo di cittadini senza alcuna
competenza specifica sui temi da trattare. Il collante del “Movimento 5 Stelle”
è un’azione utopica ed illiberale di sfaldamento del sistema, senza alcuna proposta
politica di vera riforma. Per questo il movimento “Azione Liberale” coadiuva altri
movimenti politici apartitici locali. “Azione Liberale”, in virtù della
conoscenza dei problemi, non protesta. Essa conosce le soluzioni ed ha le sue
proposte normative da attuare o far attuare in Parlamento: http://www.controtuttelemafie.it/proposte%20normative.htm
Non
siamo conosciuti a livello mediatico istituzionale, perché vogliamo rivoltare
l’Italia come un calzino. Non siamo spinti dall’odio verso il potere, né siamo
giustizialisti. Noi non protestiamo, ma proponiamo.
Noi
inconsistenti come gli altri ed in cerca di facile e gratuita pubblicità? No!! Siamo
presenti, attivi e noti. Per questo siamo osteggiati dal potere e dai suoi
servi mediatici. Noi diciamo che se il debole grida nessuno lo ascolta. Se i
deboli gridano all’unisono i loro problemi, fin qui inascoltati, il loro boato
farà scuotere le coscienze.
La
deflagrazione non avviene con un corteo di protesta diretto a chi non ti
ascolta, ma con un invito mirato a tutti quegli italiani sfiduciati e traditi
che mai più votano e con l’indirizzo rivolto alla punta della matita sulle
schede elettorali. Votare chi rappresenta. Il nostro movimento, per il momento,
non ha mai avuto sbocco in Parlamento per il semplice fatto che troppe “prime
donne” ed il primato della vanità e del pavoneggiarsi dell’apparire dei presidenti
dei sodalizi gemellati ha inibito ogni forma di reale collaborazione.
L’interesse privato prevarica l’interesse collettivo. L’Io più del Noi.
L’ambizione più della ragione. Un male endemico italico.
Oggi
è l’ora di cambiare. Invitiamo tutti alla moderazione ed all’unità. Contano i
programmi e non gli uomini; le idee non i nomi. Chiunque può far parte del
nostro movimento a condizione che, conoscendole, approvi e divulghi le nostre
proposte frutto di ricerche, approfondimenti e comparazione dei Diritti esteri.
Sono idee che camminano, non chiacchiere da raccontare.
UNA
BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande)
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Tra i nostri avi abbiamo
condottieri, poeti, santi, navigatori,
oggi per gli altri siamo solo una
massa di ladri e di truffatori.
Hanno ragione, è colpa dei
contemporanei e dei loro governanti,
incapaci, incompetenti, mediocri e
pure tanto arroganti.
Li si vota non perché sono o sanno,
ma solo perché questi danno,
per ciò ci governa chi causa sempre
e solo tanto malanno.
Noi lì a lamentarci sempre e ad
imprecare,
ma poi siamo lì ogni volta gli
stessi a rivotare.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Codardia e collusione sono le vere
ragioni,
invece siamo lì a differenziarci
tra le regioni.
A litigare sempre tra terroni, po’
lentoni e barbari padani,
ma le invasioni barbariche non sono
di tempi lontani?
Vili a guardare la pagliuzza altrui
e non la trave nei propri occhi,
a lottar contro i più deboli e non
contro i potenti che fanno pastrocchi.
Italiopoli, noi abbiamo tanto da
vergognarci e non abbiamo più niente,
glissiamo, censuriamo, omertiamo e
da quell’orecchio non ci si sente.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Simulano la lotta a quella che
chiamano mafia per diceria,
ma le vere mafie sono le lobbies,
le caste e la massoneria.
Nei tribunali vince il più forte e
non chi ha la ragione dimostrata,
così come abbiamo l’usura e i
fallimenti truccati in una giustizia prostrata.
La polizia a picchiare, gli innocenti
in anguste carceri ed i criminali fuori in libertà,
che razza di giustizia è questa se
non solo pura viltà.
Abbiamo concorsi pubblici truccati
dai legulei con tanta malizia,
così come abbiamo abusi sui più
deboli e molta ingiustizia.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Abbiamo l’insicurezza per le strade
e la corruzione e l’incompetenza tra le istituzioni
e gli sprechi per accontentare
tutti quelli che si vendono alle elezioni.
La costosa Pubblica Amministrazione
è una palla ai piedi,
che produce solo disservizi anche
se non ci credi.
Nonostante siamo alla fame e non
abbiamo più niente,
c’è il fisco e l’erario che ci spreme e
sull’evasione mente.
Abbiamo la cultura e l’istruzione
in mano ai baroni con i loro figli negli ospedali,
e poi ci ritroviamo ad essere
vittime di malasanità, ma solo se senza natali.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Siamo senza lavoro e senza
prospettive di futuro,
e le Raccomandazioni ci rendono
ogni tentativo duro.
Clientelismi, favoritismi, nepotismi,
familismi osteggiano capacità,
ma la nostra classe dirigente è lì tutta
intera da buttà.
Abbiamo anche lo sport che è tutto
truccato,
non solo, ma spesso si scopre pure
dopato.
E’ tutto truccato fin anche
l’ambiente, gli animali e le risorse agro alimentari
ed i media e
la stampa che fanno? Censurano o pubblicizzano solo i marchettari.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Gli ordini professionali di istituzione
fascista ad imperare e l’accesso a limitare,
con la nuova Costituzione
catto-comunista la loro abolizione si sta da decenni a divagare.
Ce lo chiede l’Europa e tutti i
giovani per poter lavorare,
ma le caste e le lobbies in
Parlamento sono lì per sé ed i loro
figli a legiferare.
Questa è l’Italia che c’è, ma non
la voglio, e con cipiglio,
eppure tutti si lamentano senza
batter ciglio.
Che cazzo di Italia è questa con
tanta pazienza,
non è la figlia del rinascimento,
del risorgimento, della resistenza!!!
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Questa è un’Italia figlia di spot e
di soap opera da vedere in una stanza,
un’Italia che produce veline e merita
di languire senza speranza.
Un’Italia governata da vetusti e
scaltri alchimisti
e raccontata sui giornali e nei tg
da veri illusionisti.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma se tanti fossero cazzuti come
me, mi piacerebbe tanto.
Non ad usar spranghe ed a chi
governa romper la testa,
ma nelle urne con la matita a
rovinargli la festa.
Sono un italiano vero e me ne
vanto,
ma quest’Italia mica mi piace
tanto.
Rivoglio l’Italia all’avanguardia
con condottieri, santi, poeti e navigatori,
voglio un’Italia governata da
liberi, veri ed emancipati sapienti dottori.
Che si possa gridare al mondo: sono
un italiano e me ne vanto!!
Ed agli altri dire: per arrivare a
noi c’è da pedalare, ma pedalare tanto!!
Antonio
Giangrande (scritta l’11 agosto 2012)
Dr
Antonio Giangrande
Presidente
dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia
099.9708396
– 328.9163996
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