“La Mafia dell’Antimafia”. Il nuovo
libro del dr Antonio
Giangrande.
Scrittore, sociologo storico, giurista, blogger,
youtuber, presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie. Questo
saggio fa parte della collana editoriale “L’Italia del Trucco, l’Italia che
siamo” che si compone di decine di opere: saggi periodici di aggiornamento
temporale; saggi tematici e saggi territoriali. Opere oggetto di studio e fonti
propedeutiche a tesi di laurea ed inchieste giornalistiche. “L’Italia del Trucco, l’Italia che
Siamo”. Collana editoriale di decine di saggi autoprodotta da Antonio
Giangrande su Amazon, Create Space, Lulu, Google Libri ecc.
Si troveranno delle recensioni deliranti e
degradanti di queste opere. Il mio intento non è soggiogare l'assenso parlando
del nulla, ma dimostrare che siamo un popolo difettato. In questo modo è ovvio
che l'offeso si ribelli con la denigrazione del palesato.
Antonio
Giangrande, orgoglioso di essere diverso.
Se si è
omologati (uguali) o conformati (simili) e si sta sempre dietro alla massa, non
si sarà mai primi nella vita, perché ci sarà sempre il più furbo o il più
fortunato a precederti.
In
un mondo caposotto (sottosopra od alla rovescia) gli ultimi diventano i primi
ed i primi sono gli ultimi. L’Italia è un Paese caposotto. Io, in questo mondo
alla rovescia, sono l’ultimo e non subisco tacendo, per questo sono ignorato o
perseguitato. I nostri destini in mano ai primi di un mondo sottosopra. Che
cazzo di vita è?
Si nasce
senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo.
Dove si
sentono alti anche i nani e dove anche i marescialli si sentono generali, non
conta quanti passi fai e quali scarpe indossi, ma conta quante tracce lasci del
tuo percorso.
Il difetto
degli intelligenti è che sono spinti a cercare le risposte ai loro dubbi. Il
pregio degli ignoranti è che non hanno dubbi e qualora li avessero sono
convinti di avere già le risposte.
Un popolo di
“coglioni” sarà sempre governato ed amministrato da “coglioni”.
E’
comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati,
che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e
saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi
di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che
si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti
condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare
di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere
delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti
perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di
sinistra.
A
cura del dr Antonio Giangrande Scrittore, sociologo storico, giurista, blogger,
youtuber, presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie. 099.9708396 –
328.9163996
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Giangrande - Associazione Contro Tutte le Mafie – Malagiustizia -
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