Cultura. “Il
Comunista Benito Mussolini”.
Quello che
la sub cultura post bellica impedisce di far sapere ai retrogradi ed ignoranti
italioti.
Non fu lotta
di liberazione, ma solo lotta di potere a sinistra.
La sola differenza
politica tra Mussolini e Togliatti era che il Benito Leninista espropriò le
terre ai ricchi donandola ai poveri, affinchè lavorassero la terra per sé ed i
propri cari in una Italia autonoma ed indipendente; il Palmiro Stalinista voleva
espropriare le proprietà ai ricchi per far lavorare i poveri a vantaggio della
nomenclatura di Stato assoggettata all’Unione Sovietica.
Mussolini è
stato più comunista di Fidel Castro. Quel Castro che mai si era dichiarato
comunista. Se non che, con
l'appellativo di Líder Máximo ("Condottiero Supremo"), a
quanto pare attribuitogli quando, il 2 dicembre 1961, dichiarò che Cuba
avrebbe adottato il comunismo in seguito allo sbarco della baia dei
Porci a sud di L'Avana, un fallito
tentativo da parte del governo statunitense di rovesciare con le armi il regime
cubano. Nel corso degli anni Castro ha rafforzato la popolarità di
quest'appellativo.
“Il
Comunista Benito Mussolini”. La nuova fatica di Antonio Giangrande in Book o in
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Libri.
Dr. Antonio
Giangrande. Scrittore, sociologo storico, giurista, blogger, youtuber,
presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie.
Libro obbiettivo
e non ideologico formato da riferimenti e documenti storici e testimonianze di
alternativa fonte.
Brani tratti dal
libro.
Ecco chi era “Il
Compagno Mussolini”. Il 18 marzo 1904, a Ginevra, Benito Mussolini tenne una
conferenza per commemorare la Comune di Parigi. Secondo Renzo De Felice, il più
noto biografo di Mussolini, è stata, questa, l’unica occasione in cui il Duce
vide Vladimir Ilic Uljanov Lenin, anche lui presente al convegno. Ma Mussolini
potrebbe avere incontrato l’esiliato russo anche a Berna, l’anno prima: era
solito, infatti, pranzare alla mensa Spysi, dove anche Lenin e Trotsky
mangiavano con regolarità. Dopo la Marcia su Roma, il Capo del Cremlino aveva
rimproverato una delegazione di comunisti italiani (c’era anche il romagnolo
Nicola Bombacci): «Mussolini era l’unico tra voi con la mente e il temperamento
adatti a fare una rivoluzione. Perché avete permesso che se ne andasse?».
Viva le
bandiere rosse della rivoluzione. Io saluto con ammirazione devota e
commossa le bandiere vermiglie, scrive Benito Mussolini il 5 luglio 1917,
(pubblicato da "Il Giornale" il 14/08/2016). Io saluto con
ammirazione devota e commossa le bandiere vermiglie che dopo aver sventolato
una prima volta nelle strade e nelle piazze di Pietrogrado in un pallido nevoso
mattino di primavera, sono diventate oggi l'insegna dei reggimenti che il 1°
luglio sono andati all'assalto delle linee austro-tedesche in Galizia e le
hanno espugnate. Io m'inchino davanti a questa duplice consacrazione
vittoriosa, contro lo zar prima, contro il Kaiser oggi.
Amate i
profughi, sono l'Italia dolorante. Dobbiamo spezzare con loro il nostro pane.
Sono i fratelli percossi dalla sventura, scrive Benito Mussolini il 28
novembre 1917 (pubblicato da "Il Giornale" il 17/08/2016). Non basta
soccorrere i profughi che i treni e le tradotte dal Veneto rovesciano ogni
giorno a migliaia e migliaia nelle nostre città. Bisogna comprenderli. Non
basta comprenderli: bisogna amarli. La ospitalità dev'essere - soprattutto -
amore.
«Le conquiste
sociali del Fascismo? Non si trattava solo dei treni in orario. Assegni
familiari per i figli a carico, borse di studio per dare opportunità anche ai
meno abbienti, bonifiche dei territori, edilizia sociale. Questo perché solo
dieci anni prima Mussolini era in realtà un Socialista marxista e massimalista
che si portò con sé il senso del sociale, del popolo. Le dirò in un certo senso
il fascismo modernizzò il paese. Nei confronti del Nazismo fu dittatura
all’acqua di rose: se Mussolini non avesse firmato le infamanti leggi razziali,
sarebbe morto di morte naturale come Franco. Resta una dittatura, ma anche
espressione d’italianità. Bisognerebbe fare un’analisi meno ideologica su
questo. Quello che ha ottenuto il fascismo in campo sociale oggi ce lo
sogniamo». – Margherita Hack. La celebre astrofisica Margherita
Hack candidata nel movimento politico "Democrazia Atea" come capolista
alla Circoscrizione Veneto 2, ha rilasciato il 23 marzo 2013 un'intervista alla
rivista Barricate che sicuramente farà molto discutere. Margherita
Hack nell'intervista però ammette anche di essere comunista nonostante "il
Comunismo ha soppresso le libertà. Io sono per la tutela della proprietà
privata, il rispetto dell'individuo che non è solo gruppo. Questo è socialismo
puro. Poi guardi basterebbe rispettare la Costituzione per avere una società
più giusta".
Dr
Antonio Giangrande Scrittore,
sociologo storico, giurista, blogger, youtuber, presidente dell’Associazione
Contro Tutte le Mafie.
099.9708396 – 328.9163996
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