Il
Turista fai da te. Il Salento e l’orda dei profughi.
Arrivano
in massa, senza soldi e con la litania lamentosa e diffamatoria: perché qua è
diverso?
L’osservazione del
dr. Antonio Giangrande. Scrittore, sociologo storico, giurista, blogger,
youtuber, presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie.
La meta del
turista fai da te che arriva in Salento è il mare, il sole, il vento ma è
stantio a metter mano nel portafogli e nell’intelletto. C’è tanta quantità, ma poca
qualità.
Il turista fai
da te che arriva nel Salento è come un profugo in cerca spasmodica di benessere
gratuito. Crede nei luoghi comuni e nei pregiudizi, nelle false promesse e
nelle rappresentazioni menzognere mediatiche.
Con prenotazione
diretta last minute, al netto dell’agenzia, prende un appartamento con
locazione al ribasso e con pretesa di accesso al mare. Si aggrega in gruppo per
pagare ancora meno. Ma a lui sembra ancora tanto. Poi si meraviglia della
sguaiatezza di ciò che ha trovato. Tutto l’anno fa la spesa nei centri
commerciali e pretende di trovarli a ridosso del mare. Non vuol fare qualche
kilometro per andare al centro commerciale più vicino, di cui i paesi limitrofi
son pieni, e si lamenta dei prezzi del negozietto stagionale sotto casa. Durante
l’anno non ha mai mangiato una pizza al tavolo e quando lo fa in vacanza se ne
lamenta del costo. Vero è che il furbetto salentino lo trovi sempre, ma anche
in Puglia c’è la legge del mercato: cambia pizzeria per il prezzo giusto.
Il turista fai
da te tutto l’anno vive in palazzoni anonimi, arriva in Salento e si chiude nel
tugurio che ha affittato con poco e poi si lamenta del fatto che in loco non c’è
niente, nonostante sia arrivato nel Salento, dove ogni dì è festa di sagre e rappresentazioni
storiche e di visite culturali, che lui non ha mai frequentato perché non si
sposta da casa sua. Comunque una tintarella a piè di battigia del mare
cristallino salentino è già una soddisfazione che non ha prezzo.
Il turista fai
da te si lamenta del fatto che sta meglio a casa sua (dove si sta peggio per
cognizione di causa) e che qui non vuol più tornare, ma, nonostante il
piagnisteo, ogni anno te lo ritrovi nella spiaggia libera vicino al tuo ombrellone.
Si lamenta della mancanza di infrastrutture. Accuse proferite in riferimento a
zone ambientali protette dove è vietato urbanizzare e di cui egli ne gode la
bellezza. A casa sua ha lasciato sporcizia e disservizi, ma si lamenta della
sporcizia e della mancanza di servizi stagionali sulle spiagge. Intanto, però,
tra una battuta e l’altra, butta cicche di sigaretta e cartacce sulla spiaggia
e viola ogni norma giuridica e morale. La raccolta differenziata dei rifiuti,
poi, non sa cosa sia. Ogni discorso aperto per socializzare si chiude con l’accusa
ai meridionali di sperperare i soldi pagati da lui. Lui, ignorante, brutto e cafone,
che risulta essere, anche, evasore fiscale.
Il turista fai
da te lamentoso è come il profugo: viene in Salento e si aspetta osanna, vitto
e alloggio gratis di Boldriniana fattura. Ma nel Salento accogliente,
rispettoso e tollerante allora sì che trova un bel: Vaffanculo…
Dr
Antonio Giangrande Scrittore,
sociologo storico, giurista, blogger, youtuber, presidente dell’Associazione
Contro Tutte le Mafie.
099.9708396 – 328.9163996
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