Se questa è democrazia…
Riportiamo l’opinione del sociologo storico Antonio
Giangrande, autore del saggio “Governopoli” e di tanti saggi dedicati per ogni
fazione politica presente in Parlamento.
Se questa è democrazia…
I nostri politici sono solo mediocri amministratori
improvvisati assetati di un potere immeritato. Governanti sono coloro che
prevedono e governano gli eventi, riformando ogni norma intralciante la
modernità ed il progresso, senza ausilio di leggi estemporanee ed improvvisate
per dirimere i prevedibili imprevisti.
I liberali sono una parte politica atea e senza
ideologia. Credono solo nella libertà, il loro principio fondante ed unico, che
vieta il necessario e permette tutto a tutti, consentendo ai poveri, se capaci,
di diventare ricchi. Io sono un liberale ed i liberali, sin dall’avvento del
socialismo, sono mal tollerati perché contro lobbies e caste di incapaci. Con
loro si avrebbe la meritocrazia, ma sono osteggiati dai giornalisti che ne
inibiscono la visibilità.
I popolari (o populisti) sono la maggiore forza
politica fondata sull’ipocrisia e sulle confessioni religiose. Vietano tutto,
ma, allo stesso tempo, perdonano tutto, permettendo, di fatto, tutto a tutti.
Sono l’emblema del gattopardismo. Con loro non cambia mai niente. Loro sono
l’emblema del familismo, della raccomandazione e della corruzione, forte merce
di scambio alle elezioni. Si infiltrano spesso in altre fazioni politiche
impedendone le loro peculiari politiche ed agevolano il voltagabbanesimo.
I socialisti (fascisti e derivati; comunisti e
derivati) sono una forza politica ideologica e confessionale di natura
scissionista e frammentista e falsamente moralista, a carattere demagogico ed
ipocrita. La loro confessione, più che ideologia, si fonda sul lavoro, sulle
tasse e sul fisco. Rappresenterebbe la classe sociale meno abbiente. Illude i
poveri di volerli aiutare, carpendone i voti fiduciari, ma, di fatto, impedisce
loro la scalata sociale, livellando in basso la società civile, verso un
progressivo decadimento, in quanto vieta tutto a tutti, condanna tutto e tutti,
tranne a se stessi. Si caratterizzano dalla abnorme produzione normativa di
divieti e sanzioni, allargando in modo spropositato il tema della legalità, e
dal monopolio culturale. Con loro cambierebbe in peggio, in quanto inibiscono
ogni iniziativa economica e culturale, perché, senza volerlo si vivrebbe
nell’illegalità, ignorando, senza colpa, un loro dettato legislativo,
incorrendo in inevitabili sanzioni, poste a sostentare il parassitismo statale
con la prolificazione di enti e organi di controllo e con l’allargamento
dell’apparato amministrativo pubblico. L’idea socialista ha infestato le
politiche comunitarie europee.
Per il poltronificio l’ortodossia ideologica ha ceduto
alla promiscuità ed ha partorito un sistema spurio e depravato, producendo
immobilismo, oppressione fiscale, corruzione e raccomandazione, giustizialismo
ed odio/razzismo territoriale.
La gente non va a votare perché il giornalismo
prezzolato e raccomandato propaganda i vecchi tromboni e la vecchia politica,
impedendo la visibilità alle nuove idee progressiste. La Stampa e la tv
nasconde l’odio della gente verso questi politici. Propagandano come
democratica l’elezione di un Parlamento votato dalla metà degli elettori. Ed un
terzo di questo Parlamento è formato da un movimento di protesta. Quindi avremo
un Governo di amministratori (e non di governanti) che rappresenta solo la
promiscuità e la loro riconoscente parte amicale ed estremamente minoritaria.
Se questa è democrazia…
A
cura del dr Antonio Giangrande. Scrittore, sociologo storico, giurista,
blogger, youtuber, presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie ONLUS.
099.9708396 – 328.9163996
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