Aborto: i perché di un figlicidio.
Di Antonio Giangrande domenica 26 giugno 2022.
La Corte suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la
storica sentenza Roe contro Wade del 1973, annullando così il diritto
costituzionale Usa all'aborto. In questo modo ha sentenziato che ogni Stato ha
la competenza di legiferare in riferimento all'interruzione della gravidanza.
In base al dibattito che ne è scaturito sorgono delle
domande spontanee.
1 Perché i media politicizzati, fomentando dibattiti e
polemiche, oltre che proteste, hanno fatto passare il messaggio che la sentenza
riguardasse l’abolizione dell’aborto e non la libertà di scelta di ciascuno
Stato?
2 Perché nei talk show il dibattito era palesemente
schierato a favore dell’aborto ed al diritto costituzionale al figlicidio,
considerando la sentenza un arretramento della civiltà? Perché tutelare la vita
del figlio è incivile e retrogrado?
3 Perché nel paese più civile al mondo si considerano
incivili da una parte la vendita delle armi libere che causano morti e
dall’altra parte la libertà di scelta di ogni Stato a vietare la morte dei
nascituri?
4 Perché la sinistra fa sua la battaglia sull’aborto,
confermando quel detto sui comunisti che mangiano i bambini, non foss’altro
che, intanto, ne agevolano la morte?
5 Perché è primario il diritto della donna all’aborto,
violando l’istinto naturale materno alla difesa dei cuccioli, rispetto al
diritto alla vita del nascituro?
6 Perchè il diritto all'aborto della donna va pari
passo al diritto della donna alla libera sessualità, irresponsabile degli
eventi?
7 Perché è diritto della sola donna decidere sulla
vita del nascituro, tenuto conto che c’è sempre un uomo che ha avuto rilevanza
fondamentale alla fecondazione? E perché, se il figlio non lo si vuole per
problemi economici e/o sociali, non si fa un regalo a coppie sfortunate che la
gioia di un figlio non la possono avere?
8 Perché una vita deve essere sindacata in base alla
cronologia dello sviluppo e non in base all’esistenza?
9 Perché un delitto viene punito in base all'evolversi
del diritto politico alla morte e non al diritto naturale alla vita?
Assumono denominazioni specifiche l’uccisione del
padre (parricidio), della madre (matricidio), del coniuge (uxoricidio), di
bambini (infanticidio), del fratello o sorella (fratricidio), del sovrano
(regicidio), di una donna (femminicidio).
Si noti bene: il politicamente corretto elude il
termine figlicidio, scaturente dal reato di aborto.
La scriminante è la carta del pepe.
Si dibatte quando, l'embrione, prima, ed il feto, poi,
ha valore di nascituro.
Il diritto alla vita dell'embrione e del feto
nascente: futuri nascituri di fatto.
10 Perché il dispositivo dell'art. 544 bis Codice
Penale prevede: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di
un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”; mentre per
l’omicidio del nascituro la sinistra si batte per l’immunità dell'omicida?
(1) Tale articolo è stato inserito dalla l. 20
luglio 2004, n. 189.
(2) La l. 20 luglio 2004, n. 189 ha previsto una
serie di ipotesi in cui sussiste per presunzione la necessità sociale. Si
tratta della caccia, pesca, allevamento, trasporto, macellazione, sperimentazione
scientifica, giardini zoologici, etc. (art. 19ter disp.att.).
(3) Il trattamento sanzionatorio prima previsto
nei limiti di tre e diciotto mesi di reclusione è stato innalzato secondo
quanto previsto dall'art. 3, comma 1, lett a), della l. 4 novembre 2012, n.
201.
Ratio Legis
La norma è stata introdotta al fine di apprestare una
tutela più incisiva agli animali, i quali però non ricevono copertura
legislativa diretta, rimanendo ferma la tradizionale impostazione che nega un
certo grado di soggettività anche agli animali. Di conseguenza risulta qui
garantito il rispetto del sentimento per gli animali, inteso come sentimento di
pietà.
In conclusione: perchè per gli animali si ha
sentimento di pietà e per i futuri nascituri viene negata l'umana misericordia?
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